Abilitazione-riabilitazione

    Riabilitazione ed abilitazione, fanno riferimento ad interventi, programmi ed azioni, che vengono messi in atto quando in una persona alcune abilità possedute vengono compromesse; oppure non si sono sviluppate in modo adeguato e funzionale all'età.

    In questi casi però per me è importante che gli interventi tendano a ripristinare o permettere lo sviluppo, di ciò che è meglio per quella persona lì.

    Cioè nel caso della riabilitazione, non a far tornare la persona com'era prima, come funzionava prima, ma a permetterle il miglior modo possibile di esistere nonostante ciò che gli è accaduto.

    Lo stesso vale per l'abilitazione, cioè permettere ad una determinata persona di sviluppare un'abilità, così come può fare lui, soltanto lui e nessun altro.

    Tutto ciò implica la necessità di effettuare una buona valutazione, delle competenze/abilità possedute, per poi ritagliare adosso alla singola persona, così come si fa con un vestito, un programma di intervento, tutto suo.

    L'abilitazione e riabilitazione, quindi, sono due ambiti di intervento che hanno in comune l'apprendimento.

     

    Cosa si apprende?

    Nell'abilitazione si apprendono nuove abilità, non possedute in precedenza, o sviluppate non adeguatamente per quella persona.

    Per esempio si può insegnare ad una persona a fare delle richieste "voglio bere l'acqua", in varie modalità:

    Una di queste è la C.A.A. :

    Comunicazione Aumentativa e Alternativa (C.A.A.) è il termine usato per descrivere tutte le modalità di comunicazione che possono facilitare e migliorare la comunicazione di tutte le persone che hanno difficoltà ad utilizzare i più comuni canali comunicativi, sopratutto il linguaggio orale e la scrittura.

    Si definisce aumentativa perchè non sostituisce ma incrementa le possibilità comunicative naturali della persona. Si definisce alternativa perchè utilizza modalità di comunicazione alternative e diverse da quelle tradizionali. Si tratta di un approccio che tende a creare opportunità di reale comunicazione anche attraverso tecniche, strategie e tecnologie e a coinvolgere la persona che utilizza la C.A.A. e tutto il suo ambiente di vita. (http://www.isaacitaly.it)

    Nella riabilitazione si riapprendono abilità possedute, e per varie cause quali traumi, patologie degenerative ecc., sono state perse.

    Per esempio si può reinsegnare ad una persona che ha subito un trauma cranico ed ha perso l'uso della parola, a comunicare nuovamente, a riuscire a fare nuovamente ciò che era automatico, abitudinario, come aprire una porta, tenere un bicchiere in mano ecc., ovviamente in una nuova modalità, partendo da come sta la persona in questione. 

    Oppure si può reinsegnare o consentire di poter rifare, ad una signora anziana affetta da demenza senile, la pasta fatta in casa, lavorare a maglia, ecc.

    Oltre al lavoro rieducativo che è possibile fare insieme ad altri professionisti quali il neuropsicologo, l'educatore, il fisioterapista, il tecnico di riabilitazione, il neuropsicomotricista, il ruolo dello psicologo e anche quello di supportare a livello emotivo queste persone, creando degli spazi di ascolto e condivisione, nonchè creativi dove permettere l'espressività libera dei propri vissuti, magari con l'ausilio di tecniche di arteterapia, e sopratutto consentendo all'altro di sperimentare nuove possibilità.

     

     

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